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Rubano alla cassa automatica, ma hanno 1'600 franchi nel portafoglio Non sono solo le persone a basso reddito a "taccheggiare", anzi.
BERNA - Il personale di sicurezza viene sempre più spesso impiegato presso le casse automatiche. Il motivo? Proteggere il personale dai clienti aggressivi sorpresi a rubare. Una pessima "abitudine" che coinvolge tutti gli strati sociali, dal senzatetto all’amministratore delegato. «Faccio un esempio - spiega Florim Abazi, addetto alla sicurezza di un negozio - ho beccato un taccheggiatore che stava rubando del cioccolato. Nel portafoglio aveva 300 franchi in contanti».
Furti con le tasche piene di soldi - Casi del genere sono sempre più frequenti. 20 Minuten ha delle immagini che mostrano, al momento del reato, quanto contante avevano nel portafoglio alcune persone che hanno rubato. Per esempio, un ladro aveva in tasca oltre 3’000 franchi mentre cercava di rubare due pezzi di carne. Un'altra persona aveva 1’600 franchi in contanti e ha cercato di intascarsi una pagnotta senza pagare.
L’aspetto economico non conta - Secondo l'economista Marcel Stadelmann «per molte persone entra in gioco il cosiddetto effetto di compensazione. Per esempio, pensano tra sé e sé: “L'ultima volta i lamponi che ho comprato erano ammuffiti, quindi ora prenderò un croissant senza pagarlo". Nella percezione delle persone, questo è un comportamento corretto».
Come Robin Hood - Per Stadelmann, «alcune persone non vogliono fare del male a nessuno, si vedono più come una sorta di Robin Hood che prende dai grandi operatori e restituisce ai piccoli, cioè a loro stessi. Questa narrazione aiuta anche a giustificare l'illecito. Per alcuni il furto vale quasi come una dichiarazione anticapitalista». Tuttavia, ci sono anche persone che taccheggiano deliberatamente per divertimento.
La scusa: «È stata una disattenzione» - Tuttavia, se i ladri vengono scoperti, usano quasi tutti la stessa scusa, dice il detective Abazi: Dicono: "Oh, non mi ero nemmeno accorto di non aver scansionato il prodotto". Spesso si tratta di una bugia. Li osservo da abbastanza tempo da sapere che l'azione è deliberata. Altrimenti non interverrei affatto».
